Ospiti indesiderati

Le librerie appaiono sempre dei luoghi a sè stanti, dove il tempo sembra si sia fermato e la bellezza immortalata, bene, sappiate che non è affatto così, tra i libri c’è un faticoso e frenetico via vai di insetti e animaletti micro e millimetrici che oggi vi presenterò.
In questo articolo troverete la loro carta d’identità che vi permetterà di riconoscere elementi indicativi della loro presenza.
E allora, iniziamo insieme a conoscere gli insetti che potrebbero abitare e che soggiornano sulle nostre librerie tra i libri e dentro i libri.
Sono detti carticoli e tra questi troviamo:

– Le termiti, nemici temibilissimi per la loro organizzazione in colonie, simile a quella delle api, con re e regina, riproduttori di sostituzione, operai e operaie, soldati, larve e ninfe. Le loro colonie sono costituite da un numero elevatissimo di individui che si nutrono di materiali cellulosici, tra cui la carta. Non esiste una tipologia di materiale cellulosico alla quale loro non siano interessati, poiché utilizzano proprio tutto e quello che non serve come fonte di nutrimemto, quale la lignina e il materiale siliceo, lo utilizzano per costruire le pareti del loro nido, defecandolo. Sono insetti subdoli che non si mostrano, nascondendo il loro nido così bene all’interno degli oggetti, da far apparire l’oggetto infestato apparentemente sano ed intatto.

– le blatte. Se la vostra libreria si trova in un magazzino semi abbandonato e molto umido, dovrete aspettarvi di tovarvele tra i piedi. Conosciute con il loro volgare nome di scarafaggi o bacarozzi, sono tra i più frequenti ospiti nelle biblioteche, dato che tra i loro alimenti preferiti compaiono anche la carta e gli adesivi.

– i pidocchi dei libri, nome tecnico liposcelidi, di dimensioni di 1-2 mm e con corpo di colore avorio. Sono gli esseri più piccoli che troviamo tra gli insetti infestanti e seppur i loro danni non sono visibili è importante sapere che si nutrono di colle naturali, specie quelle impiegate nelle legature dei libri antichi. Ed è proprio nelle anfrattuosità del dorso che li troveremmo, dove pertanto depongono le loro uova ritenendolo un posto ideale.


– i tarli, piccoli coleotteri di dimensioni dai 2 ai 9 mm di lunghezza, di colore rosso-bruno in forma adulta. Sono in grado di metabolizzare la cellulosa ed oltre a nutrirsi di legno, si nutrono anche della carta. L’insetto adulto è quello che crea meno danni e serve principalmente ad accoppiarsi o deporre le uova se femmina, dopo essersi trasformato in adulto ed essere fuoriuscito dall’oggetto ospitante con un bel foro di sfarfallamento. È in fase larvale che questo insetto compie i danni più disparati, nutrendosi di cellulosa e avanzando creando delle lunghe e tortuose gallerie. In forma larvale possono vivere anche per uno o due anni e sfarfallano principalmente in primavera-estate. Intimorisce la loro elevata potenzialità riproduttiva ed il fatto che una specie in particolare si ciba anche di alcune componenti delle legature, quali cuoi, pergamene e sete. Insieme a questi ospiti si aggiungono i parassiti in grado di provocare all’uomo moleste e fastidiose punture.

– il pesciolino d’argento. Tipico nelle abitazioni e simile alla specie infestante librerie e biblioteche, che si differenzia per un corpo più argenteo. Ha un corpo allungato, esile e compresso con antenne molto lunghe ed è famoso per i suoi rapidi movimenti. Il suo habitat naturale è tra le carte, il legno tenero, gli adesivi a base d’amido, i tessuti di lino e cotone, e le fotografie di cui amano la loro gelatina. Nella stagione calda depongono le uova che si schiudono verso settembre – ottobre.

 

Fortunatamente molte librerie sono all’interno di abitazioni, ed alcuni di questi animali non avrete mai la fortuna di incontrarli, pertanto è importante capire come riconoscerne la loro presenza e come allontanarli. Ma questo lo vedremo nel prossimo articolo.

 

Dott.ssa Maria Rosa Borraccino

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